Quando lei ti dice “non ti amo più”

Andrea,
ti racconto brevemente la mia storia.
La mia era una relazione a distanza. Dopo  circa 2 anni felicissimi, un giorno lei mi dice: il mio sentimento per te è cambiato.
Dopo di che, inspiegabilmente, non riesce a staccarsi da me e mi chiama anche 2 volte al giorno.
Allora io le do un ultimatum chiedendole di prendersi qualche giorno per pensare: alla fine lei mi dice che sul sentimento cambiato non si era proprio sbagliata, pur continuando a volermi molto bene.
A questo punto io smetto di contattarla, iniziando i 30 giorni di n.c. ma lei continua a chiamarmi periodicamente (io le risp. senza darle troppa corda e mostrandomi molto impegnato, quindi chiudendo in fretta la conversazione). Finchè domenica mi ha telefonato quasi piangendo, dicendo che stava pensando alle cose belle fatte con me e chiedendomi con aria preoccupata se avessi un’altra.
Ora io sto continuando con il mio periodo di training.
Mi dai un opinione su come stanno andando le cose?
Aspetto tua risposta
Ciao
Andrea

Ciao Andrea,
spero che il maggior numero possibile di ragazzi preoccupati per le “dichiarazioni di ostilità” femminili legga la tua lettera, emblematica del poco peso che hanno le verbalizzazioni. Che cosa sarebbe successo se tu, dopo esserti sentito dire “il mio sentimento è cambiato”, avessi reagito come il 99% degli uomini in una situazione simile? Che cosa sarebbe accaduto se ti fossi messo ad argomentare, a pretendere e offrire spiegazioni, a chiedere incontri? Probabilmente la tua amica starebbe ancora correndo.


Invece, vincendo l’istinto, hai fatto qualcosa di molto diverso: hai iniziato a concentrare le tue energie sul training, adottando con la ragazza un protocollo di comunicazione corretto. I risultati sono quelli che stai vedendo: lei è a un passo dallo sbavarti dietro. Continua serenamente così, Andrea, e aumenta leggermente il distacco, giusto per non rischiare di finire nella zona amicizia. Quando lei ti chiederà un incontro, concediglielo, ma falle capire che è una tua magnanima concessione.


In bocca al lupo,
Andrea