Paura di soffrire

Buonasera,
ho 43 anni e frequento un uomo di 47 anni separato da 7 mesi,la moglie se n’è andata da casa dopo diversi mesi di incomprensioni e usura del rapporto.
Ci siamo conosciuti su un sito per cuori solitari ed è nata subito l’intesa:ci vediamo abbastanza con regolarità e per fare diverse attività.
Lui però è molto frenato e poco espansivo ed inoltre con la comunicazione telefonica è parecchio latitante.A volte sta ore o un giorno o due senza contattarmi.
Io da parte mia cerco di non pressarlo e gli lascio i suoi spazi e tempi perché capisco che debba riprendersi dalla separazione
Egli dice che è assolutamente certo di non voler tornare con la moglie con cui è stato in tutto 4 anni:i primi 2 anni e mezzo relazione a distanza in città lontane e poi solo un anno e mezzo di matrimonio.La ex da qualche giorno lo tampina con messaggi di ripensamento sostenendo che le manca che lo pensa e che forse ha sbagliato e lui ovviamente è arrabbiato e destabilizzato per questo anche se non credo tornerà con lei.
Il mio dubbio è quello di essere per lui una “relazione di rimbalzo”in quanto non si sbilancia,non mi parla di sentimenti e sembra mettere dei paletti a volte non lasciandomi penetrare del tutto nella sua vita.
Ora le chiedo dopo quanto all’incirca una persona può essere pronta ad avere una nuova relazione seria e continuativa che non sia una consolazione alla separazione?
In base a quel poco che le ho esposto pensa che io possa essere un ripiego?
Con me lu sta bene e quando ci salutiamo dopo ogni appuntamento va via col sorriso.
Mi sto innamorando e ho paura di andare a soffrire.
Grazie
B.O.H 71

 

Ciao Boh71,
il pericolo di cui preoccuparsi non è quello di diventare una “relazione di rimbalzo”, bensì una fotocopia della moglie. Le domande, la pressione per avere delle conferme, le richieste di “parlare” e di esternare ciò che si sente sono la via maestra per trasformarsi, agli occhi di quest’uomo, in una nuova fonte di incomprensioni e usura come quella che lui sta faticosamente tentando di lasciarsi alle spalle.
Le tue pretese di una relazione “seria e continuativa”, cara Boh, sono giuste e legittime, ma se tieni a questo uomo non è ora il momento di avanzarle. Quindi io credo che tu faccia molto bene a non pressarlo: continua. Ci vorrà del tempo, occorrerà resistere all’istinto e lasciargli lo spazio e la tranquillità perché il salto di qualità arrivi da lui.
Soprattutto – e questo non mi stancherò di dirlo a tutte voi ragazze – rinunciate all’idea di PARLARE con noi dei sentimenti. Noi non parliamo dei sentimenti. Non ci piace, non rientra nelle nostre modalità comunicative, non sopportiamo essere costretti a farlo e a volte finiamo per non sopportare chi ci costringe a farlo. 

Un caro saluto,

Andrea