Solita banalità. Insieme da 15 anni..tante cose belle, tanti ricordi,
tanto amore…poi 4 anni fa, problemi di lavoro, mutui , banche,
sommersi dalla crisi, lui comincia a cambiare, non è stato più lo
stesso…è diventato ombroso, nervoso, umore altalenante, sempre
scocciato e infastidito..porta la sua razionalità all’estremo..perde in
dolcezza, tenerezza diventa cinico..comincia un periodo nero, un paio d
anni fa incontra una tipa, so che ne è attratto, non so se è successo
qualcosa, io me ne accorgo subito..lui rientra mediatamente, ma lei non
molla…ci lasciamo, lui non mi dice che è per lei ma non ci vuole
molto a capirlo.torna sui sui passi i meno di una settimana..lei
sparisce..per ricomparire a settembre sul luogo di lavoro(noi lavoriamo
insieme) lui fa di tutto per tranqullizzarmi. Tutto tranquillo fino a
inizio dicembre, lui comincia a diventare inquieto nervoso…sparisce
tre giorni..non so dov e, che fine a fatto, scopro, mentre è ancora in
viaggio che se ne andato fuori per il weekend e non mi ha detto
niente,,,,quando torna lo affronto ma senza tragedie..lui si vergogna
come un ladro…nel pomeriggio arriva una telefonata di lei al
lavoro..lui sbianca come un lenzuolo..non so che cavolo gli ha
detto….gli dico solo che è patetico..litighiamo..ora la situazione è
sospesa..lui è come un cane bastonato, ,lo so perché lo vedo a
lavoro…..per il resto abbiamo deciso per la distanza e il silenzio poi
si vedrà,,ora io non credo alle coincidenze, è possibile che fuori sia
andato con lei….non lo so e non so neanche se mi serve saperlo…il
punto è ho possibilità di riprendermelo e di distruggere
lei(metaforicamente) una volta per tutte?grazie spero nella tua risposta
mylu
Cara Mylu,
gli epiloghi spesso si assomigliano, ma credo che i sentimenti che li accompagnano non siano mai delle banalità; belli o brutti, sono ciò che ci rende umani, e ci fa stare vivi.
Ma concentriamoci sulla tua storia: una storia che 15 anni non hanno incrinato finché la crisi economica ha probabilmente innescato una generale crisi di autogoverno nel tuo uomo. Di qui l’impellenza di tagliare qualche ponte, provare a reinventarsi, cercare in altri ambiti della propria vita quella fiducia in se stessi che, possiamo immaginare, cominciava a vacillare.
Le tue congetture possono essere vere, non lo sappiamo, ma come ben dici tu, saperlo non ti servirebbe. Ciò che ti serve è quanto stai facendo in questa fase, dando prova di un’ammirevole maturità emotiva: fare un passo indietro, lasciare al tuo uomo la libertà di cercare le sue strade, rimettere se stesso alla prova, scottarsi, comprendersi e infine, se succederà (e probabilmente succederà), tornare da sé. La tua rivale, allora, si “distruggerà” da sé, perché nessun discorso potrebbe essere più efficace della tua reazione composta e adulta per convincere il tuo partner che la sua compagna sei tu — quella che ha saputo mettersi in disparte quando lui ha avuto bisogno di spazio.
L’errore sarebbe non fargli capire che il tuo mettersi in disparte non è un regalo incondizionato. Quindi da oggi il tuo silenzio sarà vero silenzio, la tua distanza sarà vera distanza, cosicché quando deciderà di rimpiangerti e vorrà tornare indietro dovrà vincere una nuova sfida — quella di meritarti.
Un saluto,
Andrea