L’ho pressato e lui è scappato. Relazione di 7 mesi, lui all’inizio
resta folgorato e mi cerca, usciamo, entrambi avevamo avuto convivenze
di anni finite però ormai da un paio. All’inizio ci vediamo una volta a
settimana, più va avanti la cosa più ci frequentiamo, circa tre volte a
settimana, quando io sono libera e non ho i miei figli con me. Divento
agli occhi dei suoi amici la sua ragazza, anche se lui si è sforzato per
darmi quell’etichetta, ha sempre un po’ di titubanza, infatti non dice
nulla ai suoi genitori e non se la sente di stare da me a dormire. A
volte ha degli slanci, programma fine settimana insieme a distanza di
mesi, mi chiede di andare in vacanza anche con i miei figli ma quando
gli dico che sono pronta a farglieli conoscere si tira indietro,
diventando insicuro su tutto. Allora io manifesto il desiderio di far
crescere la relazione, che diventi insomma una frequentazione “normale”
tra persone di 30 anni, gli dico che, figli a parte, il fatto che lui
non si fermi da me mi rende insicura e mi fa stare male, così come
vederlo spesso dire una cosa e poi non farla. Una sera mi decido e con
convinzione gli dico che io voglio stare bene e di venirmi incontro. Lui
si presenta da me confuso, mi dice che non sa cosa fare, che non se la
sente,che a volte ha degli slanci ma poi ci ripensa e gli vengono mille
paranoie, che è bloccato e mi chiede una pausa. Io vedendolo così
insicuro ho preferito invece interrompere la relazione spiegandogli che
volevo stare bene e volevo che anche lui stesse bene, che non mi
sembrava giusto doverlo convincere a fare cose che non voleva fare. Da
lì non mi sono più fatta sentire e nemmeno lui, sono passati 10 giorni.
Ho visto un’amica comune che mi ha detto che lui è molto dispiaciuto,
dice che una come me non la troverà più, mi stima molto, però non si
muove dal suo stallo. Vorrei riconquistarlo e cominciare una relazione
senza che lui si senta così in ansia o in gabbia. Come posso fare?
Laura
Cara Laura,
il nodo da sciogliere è quello che hai ben inquadrato nelle prime parole della tua mail. Come moltissimi uomini, anche il tuo amico ha il terrore dell’impegno. Quella che tu, legittimamente, vorresti diventasse una “frequentazione normale” è per lui un’intollerabile limitazione alla sua libertà. Che puoi fare? Offrirgli quello che vuole: disimpegno e frequentazioni mordi-e-fuggi. Secondo me non serve neanche aspettare: chiamalo con una scusa e offrigli una mezza giornata senza passato e senza futuro. Non sei obbligata a stare con quest’uomo, ma se vuoi farlo queste sono le regole.
Un caro saluto,
Andrea