Ciao Fabio,
nel manuale non capisco come continuare. Dunque ci siamo visti brevemente, senza baci né niente, ma stavamo bene, ma lui dopo ha confesso che non si voleva lasciar andare, e che ancora ha dubbi e paura di soffrire, ma che magari più avanti ci rivediamo. Non era un appuntamento… ora io lo prendo alla leggera, sorridendo e mostrandomi spensierata, ma in fondo non so come agire. Gli propongo rivederci, insisto? O giro i tacchi?
Grazie!
Ciao Eli,
ho risposto a una ragazza nella tua situazione qualche giorno fa: ribadivo che questo genere di impasse si verifica quasi sempre quando l’appuntamento di riaggancio assume, agli occhi maschili, l’aspetto troppo esplicito di un tentativo di “provarci”.
Il mio suggerimento in questi casi è riportare il gioco di coppia nell’alveo di una dinamica più classica: anziché corteggiarlo, fare in modo che lui ti corteggi. Come? Prima di tutto sparisci per qualche giorno. Poi serviti di un pretesto di riaggancio che sottolinei il tuo ruolo “femminile” nell’incontro: anziché “invitare” a un appuntamento, “chiedi” il suo aiuto per risolvere un piccolo problema o avere un consiglio tecnico. Questo offrirà il la al tuo ragazzo, senza che nemmeno se ne accorga, un assist per riprendere a giocare il suo ruolo maschile senza più sentirsi oggetto di un improprio corteggiamento. A te, Eli, la sfida di non scoprire le tue carte troppo presto.
P.S. Le sue “spiegazioni” circa la paura di soffrire sono fesserie belle e buone. Lasciale perdere.
Un saluto
Fabio