Caro Fabio
(…) le ho proposto un aperitivo alle 18.00 del sabato. Lei ha dapprima accettato con grande disponibilità, poi il giorno prima (venerdì sera) mi ha scritto di “non rompere i coglioni” e che “le facevo venire il vomito e mi avrebbe preso a pugni ” se insistevo nel chiederle la conferma dell’appuntamento”. Inoltre ha aggiunto che le avevo rovinato la serata dopo due meravigliose ore passate con “l’uomo che amo……”.
Ha aggiunto che ha iniziato a frequentare “l’uomo che ama e che amerà per sempre” da qualche giorno, uomo che “la fa stare bene davvero” e di non andare oltre coi messaggi perchè sarebbe diventata scurrile…..
Io ho zerbinato a più non posso esternandole i miei sentimenti amorosi. Penosamente.
Lei ha risposto “troppo tardi Alberto”, dichiarandosi disposta ad uscire per aperitivi e concerti ma “solo da amici”. Mi hanno confermato che ha appena iniziato a frequentare uno e che non è una finzione. Io le ho scritto che l’amico non lo faccio.
Che fare è finita?
grazie.
Alberto
Caro Alberto,
ecco cosa succede quando si ha la sventura di intervenire nella fase nascente di una relazione di rimbalzo. Mi dispiace molto per il pugno nello stomaco (ti riprenderai, vedrai) e d’altronde tu non hai nessuna colpa. Hai tentato il riaggancio con un timing sfortunato e ti sei trovato travolto dalla tempesta emotiva che accompagna l’inizio di una nuova relazione.
Soluzione: tre mesi in disparte. E’ il tempo fisiologico perché la fase di “stato nascente” si esaurisca, sempre che “l’uomo che amerà per sempre” non sia nel frattempo finito nel dimenticatoio della tua volubile amica. Dopodiché, vai con un nuovo riaggancio. Fai bene a non fare “l’amico”: sarebbe un compromesso logorante e altamente controproducente. Approfitta invece di questa occasione per darle prova della dignità e del controllo con cui sai rispondere alle sue intemperanze, facendo un passo indietro ed evitando nuove intromissioni: sono tutti punti guadagnati che potrai capitalizzare al momento opportuno.
Un saluto
Fabio