Ciao Andrea,
grazie per il tuo blog interessantissimo. Ho alcune domande per te, mi succede spesso con i ragazzi che all’inizio essendo scherzosa li attraggo, dopo quando hanno problemi e bisogno della mia presenza mi inteneriscono e divento pure crocerossina, ma si capovolge il tutto e non scocca la scintilla dell’amore da parte loro, mi chiedo come comportarsi in questi casi quando cosi teneri supplicano il tuo aiuto senza far perdere interesse e all’opposto senza apparire stronza? E poi il tuo libro riconquistalo dà gli strumenti e suggerimenti passo passo per mantenere a lungo una storia (che è la cosa più difficile a mio parere)? E quando inizia dopo un po’ a voler solo uscire con gli amici e con me rimanere a casa, come posso fargli desiderare il contrario? Come si fa a convivere quotidianamente con lui senza farsi dare per scontata e annoiarsi?
Un caro saluto,
Melania
Ciao Melania,
quando troppe storie deludenti cominciano a sommarsi nel nostro curriculum sentimentale, la prima domanda da farsi: che tratti avevano in comune le persone che avevamo scelto? Potremmmo così accorgerci che siamo attratti sempre da una precisa tipologia di partner (magari un “uomo-bambino” perennemente bisognoso di attenzioni), che poi regolarmente ci delude. Solo prendendone coscienza possiamo imporci di estendere il nostro sguardo ad altri candidati e darci una chance di conoscere qualcuno che sulle prime, magari, avevamo istintivamente escluso, ma che invece potrà regalarci un’impensata opportunità di confronto e di crescita.
Detto questo, le storie durature sono quelle in cui ciascuno dei due partner rispetta se stesso un pizzico in più di quanto rispetti l’altro. Un’unione perde attrattiva quando uno dei partner si mostra incapace di vivere e realizzarsi autonomamente e l’altro si trasforma nella sua stampella.
Andrea